Con l'incontro del 27 maggio presso la Martorano 5 di Cesena si è concluso il ciclo di appuntamenti sulla fragola organizzati dal CRPV in collaborazione con il CRA Unità di Ricerca per la Frutticoltura di Forlì: il primo incontro si è tenuto il 6 maggio presso l'azienda agricola F.lli Moretti di Gattolino (Cesena). Nel corso della prima giornata, dedicata alla coltura protetta, Walter Faedi (CRA) e Pierluigi Lucchi (CRPV) hanno illustrato le principali cultivar coltivate in zona e le novità varietali in prova nei campi sperimentali del Cesenate, anche avvalendosi dei campioni della mostra pomologica allestita per l'occasione. Tra le cultivar, frutto del lavoro di breeding condotto sia da gruppi privati che nell'ambito di programmi pubblici, si segnalano, in ordine di maturazione, Alba, Queen Elisa, Clery, Asia, Antea, Eva, Dora, Irma, Onda e Roxana. In mostra anche alcune selezioni, come la 00.92.4 che sarà licenziata quanto prima come nuova varietà . Il pomeriggio è proseguito con una visita guidata ad alcune aziende della zona che coltivano fragola bio, un settore significativo nel Cesenate. Il secondo incontro (rivolto al pieno campo) a visto, oltre alla consueta mostra pomologica con oltre 80 campioni tra varietà , selezioni e vecchie cultivar di fragola, anche la presentazione a cura di Gianluca Baruzzi (CRA) dei risultati ottenuti quest'anno dalle prove sotto serra. L'incontro è poi proseguito con una visita ai campi sperimentali presso la Martorano 5 e in aziende agricole della zona. Sul piano commerciale, come ha evidenziato Walter Buccella (Apofruit Italia) la campagna si è divisa in due parti: la prima (fino alla prima decade di maggio) caratterizzata da un andamento di mercato positivo anche sul piano della remunerazione per i produttori, e una seconda parte influenzata da forti piogge che hanno pesantemente condizionato la qualità dell'offerta e quindi i risultati economici. Questo fenomeno, ha rimarcato Buccella, deve farci riflettere sulla necessità di effettuare investimenti in termini di coperture al fine di salvaguardare la produzione da eventi atmosferici avversi e frequenti come quelli di quest'anno.