Grande l'interesse per le varietà di ciliegio a maturazione precoce. Questo è quanto è emerso dalla mostra pomologica e annessa visita guidata al campo dimostrativo-sperimentale di Vignola tenutasi il 31 maggio e che ha visto la partecipazione di oltre 80 tra frutticoltori, vivaisti, tecnici e ricercatori, alcuni dei quali provenienti da fuori regione o addirittura dall'estero (Spagna, Croazia e Slovenia).
La mostra (di cui è disponibile il catalogo nella sezione 'ATTI' del portale del CRPV), con oltre 20 campioni esposti, ha evidenziato che il calendario di maturazione di questa specie può ormai considerarsi anticipato di circa 10 giorni rispetto a quanto avviene normalmente con la cultivar Burlat. Grazie al lavoro di miglioramento genetico, oggi sono infatti disponibili nuove varietà come l'ungherese Rita* (-9 Burlat), le francesi Primulat®. Ferprime* (-6) ed Early BiGi®. BiGi Sol* (-4) e l'italiana Sweet Early®. Panaro 1* (-2). Si tratta di varietà che, oltre ad anticipare i classici Bigarreau, sono dotate di buone caratteristiche pomologiche e in particolare di grossa pezzatura.
Restando nel periodo precoce e medio-precoce, cioè quello compreso tra Burlat (0) e Celeste®. Sumpaca* (+10), ritenuto economicamente interessante per gli alti prezzi che spuntano le ciliegie in questo intervallo di tempo, si segnalano una serie di nuove varietà promettenti, come Marta (+3), Tunde (+3), Chelan®. (+6), Vera* (+10) e Tieton®. PC7144-6* (+12), mentre si conferma l'eccellente qualità dell'americana Brooks* (+8) anche se legata alla sua elevata sensibilità al cracking e pertanto consigliata sotto copertura. Esposte anche varietà praticamente finora sconosciute, come l'australiana Sir Dom (+1), la cinese Hong Deng (+2) e la francese Feria (+8).
Chi ha visitato il campo ha potuto esaminare il comportamento agronomico di gran parte di queste varietà, e di altre a maturazione più tardiva, su tre differenti portinnesti dotati di diversa vigoria: Colt (vigoroso), MAxMA 14 (mediamente vigoroso) e Gi.Sel.A 6 (poco vigoroso). In particolare si è potuto osservare come quest'ultimo portinnesto, se coltivato in condizioni ottimali (terreni freschi e irrigati), sia capace di esaltare le caratteristiche di varietà molto interessanti ma piuttosto vigorose e quindi penalizzate da un certo ritardo nell'entrata in produzione (es. Early Star®. Panaro 2). Sconsigliata, invece, la combinazione Gi.Sel.A 6 / varietà poco vigorosa.
Infine si è posto l'accento sull'importanza che la tecnica colturale (potatura, fertilizzazione, ecc..) ha sul raggiungimento della qualità commerciale delle ciliegie, non legata quindi esclusivamente alla scelta varietale.